sabato 30 maggio 2020

Tecno-Utopia. Step 19


Nella cultura degli anni novanta del XX secolo cominciò a rifiorire un movimento del tecno-utopismo, legato al fenomeno delle società dot-com. Questa forma di tecno-utopismo riflette la convinzione che il cambiamento tecnologico rivoluzioni le società umane e che in particolare la tecnologia digitale - di cui Internet non era che un presagio modesto - aumenterebbe la libertà personale liberando l'individuo dal rigido abbraccio del grande governo burocratico. I "lavoratori della conoscenza" renderebbero le gerarchie tradizionali ridondanti; le comunicazioni digitali permetterebbero loro di sfuggire alla città moderna, un "residuo obsoleto dell'era industriale"
I suoi seguaci sostengono il superamento della suddivisione tradizionale tra partiti di destra e di sinistra, ritenendo che questa contrapposizione sia obsoleta. Tra i più noti autori del tecno-utopismo vi sono George Gilder e Kevin Kelly. Durante il grande successo delle società di servizi che basavano le proprie attività su Internet, detto "boom delle dot-com", la bolla speculativa ha dato adito a pensare che un'epoca di "prosperità permanente" fosse arrivata; il tecno-utopismo fiorì in genere tra la piccola percentuale della popolazione dei dipendenti delle aziende startup legate a Internet e/o aventi la proprietà di grandi quantità di titoli high-tech. Con la successiva e rapida diminuzione di valore dei titoli del mercato azionario, molti di questi tecno-utopisti delle dot-com dovettero rivedere alcune delle loro credenze a fronte del chiaro ritorno della realtà economica tradizionale.
Alla fine degli anni novanta e soprattutto durante il primo decennio del XXI secolo, le posizioni note come "tecnorealismo" e "tecno-progressismo" hanno avuto un forte supporto tra i sostenitori del cambiamento tecnologico come alternative moderate al tecno-utopismo. L'utopismo tecnologico comunque persiste nel XXI secolo a seguito di nuovi sviluppi tecnologici e del loro impatto sulla società. Ad esempio, molti giornalisti che si occupano di tecnologia e commentatori sociali, tra i quali Mark Pesce, hanno interpretato il fenomeno Wikileaks e il caso Cablegate dell'inizio di dicembre 2010 come precursori, o incentivi, per la creazione di una tecno-utopia.

Heidegger e il suo concetto della tecnologia. Step 18

Sin dall'apertura del Blog ho accennato spesso alla figura di Heidegger e al suo pensiero inerente al nostro tema. Fondamentalmente il filosofo non si è  mai schierato, non lo possiamo definire nè un tecnofobo nè un tecnofilo. Non c’è alcun giudizio di valore nella riflessione di Heidegger sulla tecnica. Non c’è né rifiuto, né accettazione, né indifferenza. Semplicemente analizza il profondo legame tra uomo e tecnologia: "Restiamo sempre prigionieri della tecnica e incatenati ad essa, sia che la accettiamo con entusiasmo, sia che la neghiamo con veemenza." Oltretutto Heidegger parla anche del ruolo "demoniaco" che la società ha attribuito alla tecnologia, affermando però che questa non è pericolosa, ma contiene in sè "il mistero della sua essenza". Mistero che va svelato affinchè l'uomo possa sentirsi libero e non vincolato dalla tecnica e dalla tecnologia, e che può essere svelato solo  da un nuovo incontro tra uomo e tecnica, che nasce dalla messa in discussione dell'essenza di questa, e non da una possibile regressione tecnologica. La libertà si può riottenere solo attraverso l'ordine e la programmazione che permettono di capire l'essenza della tecnologia, ovvero come parte ineluttabile del destino dell'essere. 

lunedì 25 maggio 2020

Abecedario. Step 17

A Aggiornamento
B Browser
C Comunicazione
D Digitale
E Energia
F Futuro
G Grafica
H Hardware
I Internet
L Libertà
M Modernità
N Nerd
O Online
P Popolo
Q Quotidiano
R Ruota
S Software
T Tecnica
U Universale
V Velocità
Z Zuckerberg

La Genialità di Elon Musk. Step 16


Elon Reeve Musk (nato il 28 giugno 1971) è un imprenditore e uomo d’affari americano nato in Sud Africa. Fonda X.com nel 1999 (che in seguito diviene PayPal), SpaceX nel 2002 e Tesla Motors nel 2003. Musk diventa un multimilionario quando ha poco meno di 30 anni grazie alla vendita della sua start-up Zip2 ad una divisione della Compaq Computers. Musk diventa famoso nel maggio 2012, quando SpaceX lancia un missile che avrebbe mandato il primo veicolo commerciale alla Stazione Spaziale Internazionale. Rafforza il suo portafoglio con l’acquisto di SolarCity nel 2016 e consolida la sua posizione di leader del settore ricoprendo un ruolo di consulenza nei primi giorni dell’amministrazione del presidente Donald Trump.

Elon Musk può essere considerato a tutti gli effetti un’icona per la Tecnologia: il suo sguardo fisso sul futuro ha permesso negli ultimi anni lo sviluppo di tecnologie sempre all’avanguardia e a volte anche al di fuori del comune, i suoi progetti e le sue idee sono le più discusse al mondo per la loro genialità ed efficacia. 

mercoledì 20 maggio 2020

Cronaca. Step 14

Abbiamo già trattato, all'interno di questo blog, l'importanza della tecnologia durante il Lockdown, ma, considerando la piattaforma, sicuramente in maniera riduttiva. Oggi vorrei proporvi un articolo di Wired, uno tra i più famosi giornali online, che tratta appunto in maniera dettagliata la relazione tecnologia-pandemia.















Articolo scritto da Giulio Coraggio.





https://www.wired.it/internet/regole/2020/03/25/coronavirus-tecnologia


martedì 12 maggio 2020

Limite. Step 15

Quale può essere il limite alla tecnologia? Probabilmente ho molto tempo libero, ma è una domanda che mi assilla spesso. Mi piace definirmi una scientista, quindi immaginare come unico limite solo l'immaginazione umana. Ma questo ovviamente in una visione futurista delle cose, guardando la questione da un punto di vista esterno, libero dallo spazio-tempo. Al momento però sono proprio queste due dimensioni i più grandi limiti della tecnologia, anche se mi piace pensare che non siano muri insormontabili. Però al momento è fattuale che non abbiamo modo di viaggiare nel verso opposto alla quarta dimensione, né possiamo manipolare lo spazio a nostro piacimento. Un altro limite che ho notato nella tecnologia moderna è la mancanza di informazioni, o meglio l'incapacità di raccogliere molte informazioni e di replicarle. Se ci si pensa attentamente non abbiamo una tecnologia che riesca a replicare le informazioni che derivano da olfatto, gusto e tatto, e anche se esistesse, sarebbe comunque limitata da un qualcosa riconducibile al contesto in sé. Ipotizziamo un giorno si possa replicare il contatto umano in un'ipotetica realtà aumentata. Quel contatto non sarà mai "reale", ci si potrà avvicinare molto, ma avrà sempre un limite.
Del resto nessuna tecnologia è perfetta, ogni computer ha il suo errore di macchina.













Questo pensiero casualmente è stato scritto qualche giorno prima della consegna sullo step 15, per questo l'ordine è invertito.

Ingegneria e Tecnologia. Step 13

Probabilmente non è sbagliato considerare l'ingegneria come lo studio stesso della Tecnologia e delle sue possibili implementazioni, ovvero ha il "semplice" scopo di proporre soluzioni alle problematiche che si presentano di continuo nello sviluppo tecnologico. Un esempio famoso potrebbe essere quello di Alan Turing che, per decifrare dei messaggi in codice, ideò la concezione moderna di algoritmo e un rudimentale esempio di computer.
Non è un caso infatti che con la crescita esponenziale di nuove tecnologie negli ultimi 100 anni siano aumentate anche il numero di facoltà legate all'ingegneria, come l'ingegneria biomedica, nucleare, aerospaziale.
Di conseguenza le due vivono in perfetta simbiosi, non potrebbero esistere l'una senza l'altra.

martedì 5 maggio 2020

L'utopia Tecnologica di Sir Francis Bacon. Step 12

Nel 1627 viene pubblicata un'opera di Sir Francis Bacon, "La Nuova Atlantide", purtroppo un'opera compiuta, nella quale viene descritta una società utopica, basata su ragione e scienza, nella quale la tecnologia è florida e efficiente. Nel racconto ne vengono fatti vari esempi, ma riporterò un brano che mi ha colpito particolarmente poiché descrive un tipo di tecnologia molto simile alla nostra.


"Abbiamo frutteti e giardini grandi e diversificati, dove non curiamo tanto la bellezza quanto la varietà del terreno e del suolo, adatti a diversi alberi ed erbe […]. Qui effettuiamo inoltre tutti gli esperimenti di innesto e di inoculazione, sia degli alberi selvatici, sia di quelli da frutta: e tutto ciò dà molti risultati […]. Molti di essi li modifichiamo in modo che diventino di uso medicinale. […] Abbiamo parchi e recinti con ogni sorta di animali e uccelli che usiamo  non solo per il loro aspetto o per la loro rarità, ma pure per dissezioni e prove; perché in tal modo possiamo gettare luce su cosa si può fare sul corpo dell’uomo. […] Su di essi sperimentiamo anche tutti i veleni e le altre medicine, sia per via chirurgica, sia per via medica. […] Scopriamo strumenti per fare commistioni e copulazioni tra differenti specie; e ciò ha prodotto molte nuove specie, non sterili, com’è opinioni comune"



(Nuova Atlantide, pp. 87-89)

La tecnologia al tempo del Covid. Step 11

Il  virus Covid-19 sarà sicuramente uno spartiacque nella storia dell'umanità. Ha mostrato a tutti i pregi e difetti della globalizzazione, dell'economia, della sanità, e sopratutto della tecnologia. Ci ha mostrato come senza quest'ultima saremmo stati persi in un Lockdown di due mesi, senza avere la possibilità di lavorare, organizzarsi e perché no, anche vedersi con i propri amici, rimanendo al sicuro. E non solo è stata l'ancora di salvezza dell'economia globale, ma sarà anche fonte di sicurezza per una futura convivenza tra umani e virus. Lo sviluppo di un software che permetterà a tutti di sapere se si è stati a contatto con possibili infetti ci permetterà di gestire la situazione, almeno fino a quando non verrà trovato un vaccino, o meglio, fin quando non verrà consentita la distribuzione di massa di questo. Ovviamente i rischi legati alla tecnologia sono e sono stati tanti. All'inizio della pandemia si temeva il crollo dell'Internet stesso, poiché il Web non era abituato ad una tale quantità di dati in arrivo in quei giorni. Oppure si ha paura che il software di tracciamento possa violare troppo la privacy delle persone, sopratutto considerando che lo scandalo della vendita di dati sensibili acquisiti attraverso i social è piuttosto recente e la gente ha paura possa succedere di nuovo in una scala ancora più grande.
Ancora una volta la tecnologia si rivela essere un'arma a doppio taglio, ma nello specifico in questa situazione è stata l'unica salvatrice che ci ha permesso di affrontare l'inaspettato pericolo del Covid-19.

Riassunto. Step 24

Questo blog ha avuto lo scopo di analizzare nel dettaglio ogni aspetto della tecnologia, partendo banalmente dalla sua definizione , attra...