In generale per il momento sono arrivato alla conclusione che non è la tecnologia in sè ad essere portatrice di paura, ma la conoscenza che essa porta.
Mi piace sempre pensare al confronto tra due grandi pensatori, Isaac Newton e Giacomo Leopardi. Non molti lo sapranno ma Leopardi era un discreto astronomo ed è proprio grazie alle sue conoscenze nel campo che sviluppa il concetto di "Pessimismo Cosmico". Praticamente un uomo timorato dall'infinito che vi è fuori e di cui non conosciamo niente. Grazie ai calcoli derivati dalla legge di gravitazione universale di Newton iniziammo a capire l'effettiva distanza tra noi e le stelle, ma a differenza del poeta lo scienziato aveva la mente illuminata, nell'infinito vuoto dell'universo vedeva solamente un'immensa fonte di conoscenza tutta da scoprire.
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